7 Maggio 2020

Documento richieste esercenti al Comune da parte del CCN Calasetta


Alla cortese attenzione di
Sindaco del Comune di Calasetta
Claudia Mura
Assessore al Commercio e Turismo Comune di Calasetta
Claudio Mercenaro

 

Gli operatori economici e gli esercenti il commercio operanti nel settore specifico preso nel suo significato più ampio vogliono racchiudere, in questo documento a voi destinato, la forte preoccupazione  scaturita dall’emergenza da coronavirus che sta determinando, oltre all’emergenza sanitaria una ancor più pericolosa emergenza economica che viene determinata dalla ormai certa impossibilità di produrre reddito – almeno quel reddito essenziale alla sopravvivenza delle nostre aziende – e, di conseguenza, di poter resistere al disastro che ci si presenta davanti agli occhi.

Senza considerare che la mancanza di lavoro e di attività produttive “attive” creerà innegabilmente una mancata opportunità lavorativa per molti Calasettani – soprattutto giovani – che non potranno far riferimento ad introiti stagionali che normalmente avrebbero invece potuto avere.

E tutte queste persone che non avranno lavoro peseranno, inevitabilmente, sui costi dell’Amministrazione con sostegni economici vari atti a combattere il disagio e la povertà sociale con interventi economici aggiuntivi ancora da trovare.

La imminente stagione turistica sarà – purtroppo – una stagione inesistente sotto il profilo degli arrivi e dei fatturati aziendali e, ancor più pericoloso, sarà una stagione di “nuovi poveri” da assistere.

Nessuna delle imprese Calasettane intende mollare né abbandonare il campo; ma per fare ciò è necessario poter avere un supporto diverso e più tempestivo da parte delle Istituzioni.

Quello che vorremmo portare alla Vostra attenzione è un disagio urgente e pericoloso che chiediamo a gran voce venga preso in considerazione per sostenerci e per evitare un tracollo definitivo delle imprese e di tutte le persone che ci lavorano.

Grazie per l’attenzione che vorrete dedicarci.

Di seguito la sintesi delle richieste della categoria.

  1. buoni spesa “non alimentare” spendibili nel territorio Comunale

equiparati ai buoni spesa alimentari, garantirebbero alle altre aziende commerciali di Calasetta di poter avere – come gli altri – una possibilità in più per cercare qualche incasso che mitighi la loro sofferenza

  1. erogazione a fondo perduto proporzionale al fatturato

come già segnalato da diverse categorie commerciali e turistiche, anche noi riteniamo non congruo né giusto che la disponibilità dello Stato e della RAS si limiti esclusivamente a dei “prestiti” che comunque saranno sempre le aziende a ripagare nel tempo. In presenza di una “calamità naturale” di questa portata (in analogia con il settore agricolo circa appunto le calamità naturali o con il settore pesca per il fermo biologico) riteniamo che le Istituzioni, sia nazionali che regionali, adottino uno approccio di sostegno che preveda una percentuale a fondo perduto.

  1. fornitura di dispositivi di protezione individuale

l’inizio della “fase 2” continuerà a prevedere – come giusto che sia – l’uso continuo dei DPI. Anche gli operatori del settore, come tutti, dovranno usarli in modo continuo nelle loro attività e provvedere, per i loro clienti, a dotarli di mascherine, guanti e gel sanificante. Chiediamo, quindi, che l’Amministrazione Pubblica si faccia carico dell’acquisto e della distribuzione dei dispositivi in tutti i locali commerciali.

  1. rimborso spesa di sanificazione locali commerciali

così come dal Governo ci viene data la possibilità di detrarre il 50% della spesa per la sanificazione ambientale, chiediamo all’Amministrazione di farsi carico della parte restante (50%) sotto forma di somma da detrarre dalla tassazione locale e regionale in modo da azzerare i costi per gli operatori economici in previsione del fatto che tale sanificazione dovrà essere comunque ripetuta nel tempo (con cadenze ancora da definire). Ciò permetterebbe e contribuirebbe sensibilmente ad avere locali puliti e sanificati e, di conseguenza, protetti.

  1. sospendere imposte locali fino al 31/12/2021

le tasse locali incidono pesantemente sugli oneri aziendali, in particolare l’IMU, la TASI, la TARI (da parametrare, comunque e in generale, in riferimento ai soli mesi di effettiva attività e non per l’intero anno), la tassa regionale IRAP, le tasse comunali di soggiorno (nei comuni che le hanno deliberate) per le quali si chiede la sospensione per il 2020 e il 2021. Tali oneri diventano insopportabili nell’evenienza certa di bassissimi fatturati e più ancora di assenza totale di fatturato per il 2020 e di problematico riavvio per il 2021.

  1. Sospensione dei mutui aziendali fino al 31/12/2020 e proroga della scadenza degli stessi

Come categoria produttiva abbiamo il bisogno vitale di richiedere la sospensione dei mutui fino al 31 dicembre del 2021 chiedendo che venga attuata una importante modifica in tal senso nel disposto del D.L. 18/2020. E, di conseguenza, sarebbe altresì importantissimo dare la possibilità alle imprese di ricontratualizzare la scadenza finale del medesimo mutuo aumentando il numero delle rate rispetto a quello iniziale.

  1. sospendere tasse regionali

come già evidenziato al punto “5” tutte le tasse a carattere regionale dovrebbero essere sospese fino al 31/12/2021 per dar modo alle imprese produttive di poter riprendere la loro attività e recuperare, almeno in parte, il loro fatturato aziendale. La richiesta, evidentemente, è legata ai bassissimi fatturati 2020 e al difficile riavvio prevedibile per il 2021.

  1. Cartelle esattoriali

Chiediamo inoltre la sospensione delle cartelle esattoriali e delle rottamazioni, non escluso un eventuale stralcio al 50%, posticipando i versamenti di 24 mesi senza addebito di interessi.

 

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2020-07-07T11:52:11+02:00